[Prova] I sette diamanti di Arwyd

Lord Fawills (Scarlet Diana) + 4 punti esperienza + 40 monete (21 punti esperienza)

In questo momento hai 115 monete.

Diana aveva deciso di stare col Principe. Povero Johannes: la amava così tanto e ora era destinato a vivere per sempre pensando che fosse morta. Perché Diana non aveva scelto lui? Rispetto al Principe era molto più umile e, al contrario di Lui, sembrava davvero provare qualcosa nei suoi confronti. Il Principe, invece? Ricambiava davvero i sentimenti di Diana? Non l’aveva mai dimostrato. Mentre portava Diana verso il suo castello dorato, però, sembrava guardarla con degli occhi diversi: non si trattava più di uno sguardo rigido e severo, ma era molto più intenerito.

All’interno dello sfarzoso castello, il Principe si mise davanti a un tavolo, comparso dal nulla, e continuò a guardare Diana. Alcuni servi portarono una grandissima torta di mandorle circondata da frutta fresca. Il Principe si mise di fianco a Diana e le diede un coltello. “Taglieremo questa torta insieme,” disse, estraendo la spada. Iniziò a tagliarla molto attentamente e, allo stesso tempo, si cibava della frutta, addentandola e lasciando che il fresco succo gocciolasse dalle sue labbra. “Cosa vuoi mangiare? Se non vuoi la frutta, posso far comparire qualsiasi altra cosa! Ah, a proposito... Niente missioni ora! Ne hai già fatte troppe. Staremo qua al castello per sempre.”

Lord Fawills (Scarlet Diana) + 4 punti esperienza + 40 monete (25 punti esperienza)

In questo momento hai 155 monete.

“Non mangiamo la torta adesso, però,” fece il Principe, dopo averla accuratamente tagliata. “Prima dobbiamo festeggiare il tuo arrivo!” Arrivarono almeno cento servi, tutti con in mano un piatto fumante. Il tavolo si allungò come per magia, e presto fu pieno di carne, verdure, pesce, zuppe e chi più ne ha più ne metta. Il Principe si sedette al centro e iniziò ad addentare una gustosa coscia di pollo, bevendo la birra più buona di Arwyd. Il tavolo era lunghissimo, ma c’erano solo loro due: il Principe e Diana.

“Dai, accomodati e serviti pure,” disse il Principe e, come per magia, comparve una sedia di fianco a Diana. Davanti a lei c’erano una zuppa profumatissima, un maiale arrosto intero e delle polpette croccanti di pesce. Ma non erano questi gli unici piatti: il tavolo si estendeva sia a sinistra che a destra, e c’erano almeno altri cento piatti ugualmente invitanti: stufato di manzo, spiedini di agnello, vitello tonnato, aringhe, merluzzi eccetera eccetera.

“Ho ordinato per te i piatti migliori di Arwyd. Tutti questi cibi sono cucinati dai cuochi migliori senza l’uso della magia... Ma se non trovi una pietanza che vuoi, dimmelo! Te la farò cucinare subito! Qual è il tuo cibo preferito?”

Lord Fawills (Scarlet Diana) + 2 punti esperienza + 20 monete (27 punti esperienza)

In questo momento hai 175 monete.

Il Principe si chiedeva come Diana potesse ubriacarsi, e come potesse sollevare cose materiali come il vino e i calici. Non era mica una specie di entità? “Diana,” disse, “guarda che non stavo parlando con te! Tu sei un fantasma adesso... non sei materiale! Questa cena io l’ho allestita per mia moglie! Anche lei si chiama Diana! Però, a differenza di te, è una donna in carne e ossa! Aspetta...” si alzò, guardando quel fantasmino immateriale che era Diana. “Tu pensavi che avessi preparato tutto questo per te? Ma ricordati delle mie parole!” e ripeté quello che aveva detto prima: “‘Ti posso far tornare indietro nel tuo corpo, da Johannes, ma così perderai tutti i tuoi poteri... oppure puoi stare qua da me, nella tua forma incorporea, a servirmi... per l’eternità.’ Ho detto ‘servirmi’... Ti avevo detto di tagliare la torta prima!”

Arrivò la moglie del Principe, che si chiamava Diana la Scarlatta. Era una donna con i capelli rossi dalle curve che ricordavano quelle di un’anfora arwydiana. Era affascinante e colta. Si sedette al tavolo e addentò delicatamente una coscia di pollo. Voleva conversare col Principe quando, ad un tratto, un fantasmino ubriaco non si è messo a gridare: “Ovviamente non ti voglio obbligare ma ti devo confessare i miei sentimenti nei tuoi confronti... Qualncue sarà tua scelta, io sarò ben lieta di rimanere con te in eterno.”

Diana la Scarlatta corse via piangendo. Il Principe era furibondo “Ti avevo detto che mi avresti servito per l’eternità! E tu cosa vuoi fare... SPOSARMI? Questa io la chiamo arroganza! Pensi davvero di essere così bella, intelligente, istruita da poter sposare me? Guardati, invece, non hai fatto altro che fare errori... Persino l’ultima scelta della tua vita, ossia quella di servirmi e di abbandonare l’uomo che ti amava era del tutto sbagliata!”

Il Principe afferrò Diana e la chiuse in una stanza. Lì aveva chiuso tutti i servi più disobbedienti. La stanza era piena di ossa e di corpi non ancora scheletrizzati. Ma Diana, al contrario degli altri servi che erano stati gettati là, era destinata a vivere in eterno. Un’eternità vissuta nell’imbarazzo. Che schifo.

FINE